Mineralogramma
Si tratta di uno screening-test che si effettua su un tessuto del corpo, in questo caso il capello. Questa analisi ci fornisce una lettura del deposito dei minerali nelle cellule e negli spazi interstiziali del capello in un periodo di due-tre mesi; il capello è un eccellente tessuto da biopsia, stabile e ingrado di fornire importanti informazioni riguardanti l’attività metabolica corporea a lungo termine.
Inoltre sul capello, i livelli di minerali sono circa 10 volte maggiori di quelli presenti nel sangue e ciò consente di ottenere la determinazione con maggiore accuratezza e precisione.
I minerali sono componenti essenziali dei sistemi enzimatici che regolano tutte le funzioni corporee; scorrette abitudini alimentari, abuso di farmaci, stress, inquinamento ambientale, fumo di sigaretta, ereditarietà ed altri fattori possono essere alcune delle cause ricorrenti di squilibri minerali.
Sono numerosi i disturbi che possono essere ricondotti a tali squilibri: affaticamento, depressione, disturbi della prostata, insonnia, cefalee, perdita dei capelli, iperattività, acne, disturbi della tiroide, diabete, allergie, ipoglicemia, ipertensione, artrite, anemia, malattie cardio-vascolari, disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico e altri ancora.
Anche la sfera emozionale è strettamente connessa alla biochimica dei minerali e delle sue alterazioni.
Il test ci fornisce le informazioni riguardanti:
- 16 minerali e 5 metalli tossici
- Fasi di stress
- Attività ghiandolare, del sistema immunitario e nervoso
- Tasso di ossidazione
- Profilo energetico
- Tolleranza ai carboidrati
- Tendenze metaboliche
È un apparecchio che consente di effettuare un test bio-energetico del soggetto, consiste nella misurazione della resistenza cutanea su determinati punti di agopuntura situati all’estremità delle dita delle mani,il macchinario registra delle particolari frequenze elettromagnetiche creando un circuito tra la pelle e le varie sostanze che si trovano nelle fiale che si stanno testando.Questo è possibile in quanto l’organismo umano è considerato come un sistema “biofisico” aperto, organizzato in modo che ogni sua componente sia costantemente informata sullo stato di tutte le altre.
Non si tratta di uno strumento in grado di fare diagnosi, fornisce soltanto informazioni sullo stato di funzionamento di organi e apparati, da integrare e valutare all’interno di un’anamnesi completa .
Utile l’utilizzo delle fiale contenenti sostanze alimentari per poter valutare eventuali stati di infiammazione in relazione al cibo, ci consentono infatti di rilevare se l’alimento rappresentato dalla fiala è compatibile, terapeutico o incompatibile con l’organismo del soggetto in esame; naturalmente il macchinario non è in grado di specificare se si tratti di incompatibilità temporanea (metabolica) o di intolleranze alimentari vere e proprie, per questo l’esito del test va interpretato alla luce di tutte le informazioni che si ottengono al termine di un consulto completo e accurato.
Bia-ACC
La Bia-ACC della Biotekna® è un dispositivo diagnostico non invasivo, conforme alla direttiva europea sugli apparecchi elettromedicali e registrato al Ministero della Salute come analizzatore d’impedenza corporea.
Consente l’analisi dettagliata della composizione corporea misurando la bioimpedenza intra ed extra cellulare; questo dispositivo, attraverso un test della durata di circa sei secondi, mediante l’applicazione di quattro elettrodi cutanei, consente di acquisire una serie di parametri :
- struttura corporea in termini qualitativi e quantitativi
- metabolismo basale e distribuzione energetica nelle 24 ore
- grado di idratazione, turnover dell’acqua ed equilibrio idro-elettrolitico (definendo i livelli di sodio, potassio, magnesio)
- presenza di infiammazione cronica
- alterazioni ormonali (squilibri del cortisolo)
- densitometria ossea (con percentuali di calcio, fosfati, carbonati) con misurazione di eventuale osteopenia
- risposta del matabolismo glucidico nelle 24 ore
- andamento del carico acido renale potenziale nelle 24 ore
- evidenziare la presenza di sintomi vaghi ed aspecifici.
Tutto ciò consente di personalizzare l’intervento nutrizionale , di valutare con maggior chiarezza la necessità di integrazione di alcuni nutrienti, di poter monitorare nelle visite successive l’andamento delle strategie dietetiche applicate, di ridurre o correggere eventuali squilibri metabolici come la presenza di uno stato di acidosi (condizione predisponente a malattie degenerative), di individuare precocemente una predisposizione alla resistenza insulinica (e quindi al diabete) in modo da poter intervenire con un piano dietetico e di integrazione mirato.